Regole, regole, regole!
Ho ricevuto la vostra risposta al mio quesito su Dorian Gray, vi ringrazio, ma permettetemi di fare qualche altra domanda a riguardo. Ricorre sovente nei vostri interventi la dicitura: “Dipende dal contesto in cui una frase viene detta…” ma la cosa mi lascia molto perplesso, sembra che in inglese le regole vadono a farsi benedire e per uno come me che è abituato a ragionare su quelle, capite che è un grosso problema. Vengo ad un altro esempio. Lo scorso mese di dicembre ero in un centro commerciale e nell’area dedicata ai telefoni cellulari c’era una pubblicità di un nuovo telefono che recitava: “I am the one you have been waiting for…” Tradotto alla lettera sarebbe: ” Sono il telefono che hai aspettato”, ovviamente suona male e si legge bene come: “Sono il telefono che stavi aspettando”, giusto? Anche se io mi aspettavo: “I am the one you were waiting for…”. Cosa mi consigliate per meglio superare queste difficoltà?
In effetti come dici tu, in inglese le regole non è che ‘vadano a farsi benedire’ ma sono molto meno rigide che in italiano. Se una frase suona meglio in un modo nuovo, che contravviene alla ‘regola’, i madrelingua non esitano ad adottarla. Per superare queste difficoltà ti consigliamo di essere più elastico, non applicare all’inglese la stessa rigidità grammaticale che si applica all’italiano, ed attenerti a quello che senti detto dai madrelingua. Se lo dicono loro, vuol dire che si può! Semplice, no? Poi, meno traduci ‘nella tua testa’ e meglio è. Cerca di metabolizzare espressioni e modi di dire senza filtrarli dalla traduzione in italiano.
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